Gruppi di discussione

In che cosa consiste il gruppo di discussione?

Occorre premettere che non si tratta di seminari o di corsi di aggiornamento (percorsi formativi già trattati nella sezione “formazione” ) ma di gruppi non numerosi, interattivi, formati da un minimo di 3-4 partecipanti singoli (o 3 coppie) che si incontrano con regolarità per almeno 5 volte, a cadenza settimanale, bimensile, o anche con minore intensità, a seconda del tema, sulla base di un calendario condiviso col conduttore. Il gruppo di discussione è un gruppo eterocentrato, cioè verte su un argomento, un problema, esterno al gruppo stesso: ciò significa che lo scopo principale non consiste nel lavorare su vissuti dei partecipanti e sulle relazioni all’interno del gruppo stesso, ma su un tema che i partecipanti intendono approfondire nelle riunioni, per acquisire informazioni e maggiore consapevolezza. Si può trattare di un tema che il conduttore ha scelto sulla base di una valutazione precedentemente fatta, o in risposta a precise richieste di una associazione, istituzione, o di un gruppo costituitosi spontaneamente.

 

Gruppo di auto-mutuo aiuto

Il gruppo di AutoMutuoAiuto (gruppo AMA) è costituito da persone che autonomamente hanno scelto di condividere esperienze comuni  alla presenza di una figura professionale (non necessariamente uno psicologo) cui viene dato il ruolo di “facilitatore”.

Questi assume il compito di aiutare la comunicazione e l’interazione tra i membri sostenendo anche a quelli più restii a farlo, ma anche di recepire le opinioni di ciascuno in modo empatico e non giudicante.

I temi e le problematiche possono essere vicine a quelle trattate nei gruppi di discussione, ma in questo caso è il gruppo stesso, già costituitosi per altre esigenze,  che le pensa e le propone, o un promotore con capacità organizzative che motiva altri ad organizzarsi in gruppo per sostenersi reciprocamente e confrontarsi, scegliendo un facilitatore.

All’interno di questi incontri i partecipanti sono coinvolti in prima persona e portano la propria esperienza, a cui gli altri possono prendere parte, ascoltando e comunicando a loro volta aspetti della propria.
Ogni partecipante esprime la propria opinione, ed è anche attraverso l’ascolto dei diversi punti di vista, in un clima di rispetto reciproco, che ciascuno può modificare le proprie scelte e le proprie soluzioni in modo evolutivo.

Lo Studio offre la possibilità di  sostenere la costituzione e l’attività di tale tipo di gruppo attraverso l’esperienza e la formazione degli operatori che vi operano.

Incontri di gruppo con i nonni

I nonni: una grande risorsa per il bambino e la sua famiglia.

Ma alle volte il loro contributo viene sottovalutato o dato per scontato, cosa che può creare problemi nelle dinamiche relazionali. 

Parlandone insieme, è possibile superare gli scogli che impediscono una serena dialettica tra il bambino, i genitori e i nonni.

A chi può interessare, la proposta è rivolta a coppie, genitori, singoli individui, a seconda del tema. I membri del gruppo sono uniti dall’interesse verso la tematica che sarà trattata. Scopo del gruppo Lo scopo del lavoro in gruppo consiste nell’acquisire maggiore dimestichezza con i temi trattati, quindi si tratta di uno scopo di formazione e apprendimento, ma anche di miglioramento delle capacità di dialogare, ascoltare e stare in gruppo. Non da ultimo lo scopo del lavoro in gruppo consiste nel migliorare la comprensione reciproca nella coppia e nel rapporto con i figli (se i temi ruotano attorno alla gestione dei conflitti, alle crisi, alla comunicazione intrafamiliare e alla vita di relazione). Inoltre questo tipo di incontro “prepara il terreno” affinchè ciascuno, stimolato dall’essere in gruppo e dal condividere con altri lo stesso problema, possa dar voce ai propri pensieri su un argomento. Ma anche chi non se la sente ancora di esprimere una propria opinione davanti ad altri, proprio col loro sostegno e in un clima emotivo accogliente e non giudicante, impara a riconoscere le proprie emozioni attraverso l’ascolto degli altri e la risonanza che i pensieri espressi dagli altri creano in lui. Naturalmente la discussione, il ritrovarsi con una certa continuità e la condivisione dello scopo, possono creare legami, relazioni o suscitare sentimenti, emozioni che a loro volta possono diventare oggetto di riflessione, ma questo non è lo scopo principale degli incontri. Compito del conduttore è introdurre un tema e facilitare l’interazione tra i partecipanti, garantendo confini all’interno dei quali riportare la riflessione al tema condiviso, Anche se può succedere che qualcuno porti problemi personali, ciò può avvenire proprio in conseguenza a quanto accade nel gruppo e grazie al clima che si è creato. In questo caso, capire cosa è successo dentro il gruppo, può aiutare meglio a capire cosa succede nella vita relazionale e nei vissuti personali di ciascuno, e viceversa.